Da 9 anni ormai la carovana del Festival delle Province viaggia per scovare le differenze di cui ogni territorio è depositario e per portare al grande pubblico il patrimonio di tradizioni artistiche popolari a rischio d’estinzione.
È l’unico festival nazionale itinerante dedicato alle tradizioni popolari.
Nove mesi di programmazione, più di 70 spettacoli, incontri e appuntamenti in tutta Italia, dieci regioni e quindici province coinvolte.
Fare rete per individuare nuovi testimoni della Cultura Popolare, costruire il passaggio dei saperi alle generazioni future, realizzare una politica culturale di incontro e di partecipazione.
Una sperimentazione antica ma innovativa che intende la cultura come frequentazione quotidiana, non singolo evento, e che nella ripetizione trova il motivo necessario per “fare comunità”.
Dal 15 al 18 luglio il Festival toccherà la Provincia di Torino e la Val Pellice, interessando i comuni di: Torre Pellice, Villar Pellice, Bobbio Pellice, Luserna San Giovanni, Lusernetta, Bibiana, Bricherasio, Angrogna, Rorà.
Quattro i temi individuati dai quali sono stati elaborati incontri, laboratori, spettacoli musicali e teatrali: l’acqua, la pietra, la memoria, la musica.
Incontri, presentazioni di libri, laboratori artigianali, teatro e musica accompagneranno la carovana.
Il Coro Bajolese che dal 1966 raccoglie la tradizione orale del Canavese e la consegna alla comunità; Lanamorfosi, per 'manipolare' la lana e ottenere prodotti inaspettati;
gli incontri a Kilometro 0 con Francesco Guccini e Eugenio Finardi, che parlano dell'oralità dal loro punto di vista;
“Canto alla Terra concerto per i dodici mesi”, rito condiviso nelle cascine, nelle aie, nei cortili;
E Amerigo Vigliermo, testimone della Rete, che terrà una Cattedra Ambulante di Cultura Popolare, strumento che la Rete utilizza per raccontare i Saperi.
E, poi, ci sarà la Veglia sul primo libro orale: maratona di lettura della Bibbia. L’acqua, la pietra e il lavoro, la memoria, la musica.
Il Festival delle Province in questa edizione sceglie di essere accompagnato dalla Bibbia.
In ogni luogo, in ogni tappa, un momento di lettura condivisa, una sorta di maratona per raccontare questo grande primo libro orale. Nella Bibbia si concentrano e si raccolgono epoche diverse, popoli, grandi temi, ma anche relazioni fra persone che vivono nello stesso territorio. Prima di essere scritta e raccolta la Bibbia è stata dunque raccontata: composta da leggende, parabole, miti, momenti di vita, frasi, canti legati a usanze e riti. E tramandata oralmente. Trasmessa, replicata, rielaborata e giunta fino a noi.
La Rete ogni giorno, più o meno al tramonto, coinvolgerà le persone della valle, volontari, artisti e ogni persona che vorrà unirsi alla Veglia per riappropriarsi del significato di ogni pagina della Bibbia.
Dopo la Provincia di Torino, il viaggio continuerà verso le province di Rieti, Cuneo, Sassari e Benevento.
Teatro